“Chi ben comincia è al metà dell’opera” recita un vecchio adagio (e noi siamo qui, per favorirvi in questo)!
Arriva un bel giorno, in cui alcuni amici decidono di collaborare, di mettersi insieme, per portare avanti uno scopo comune. A volte questo scopo è rappresentato da un’attività sportiva, dalla diffusione di elementi culturali, dal volontariato, dal desiderio di difendere diritti… Le motivazioni che possono spingere a costituire un’associazione sono molteplici, quasi infinite, tutte basate su valori nobili, ma è cosa buona non dimenticare cosa prevede la Legge Italiana.
In Italia, è stabilito che ci sia un diritto fondamentale, sancito nella Costituzione Italiana all’art. 18, per cui “i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”.
Bisogna rispettare, però, una procedura riportata nei pochi punti successivi, vediamoli insieme.
1 – L’Atto Costitutivo
Alcuni amici, almeno 3, decidono di organizzarsi sottoforma di associazione e portare avanti uno scopo. Il primo passo da fare è redigere un Atto Costitutivo, in cui vengono riportati i soggetti fondatori (i dati anagrafici di tutti gli amici), le finalità che vuole perseguire l’associazione, la sede legale, ed altre diciture prestabilite dalla legge. Notare e ricordare che i fondatori avranno questo ruolo per sempre, senza trarne alcun vantaggio: l’atto costitutivo non è modificabile, i nomi indicati non sono sostituibili; i soci fondatori non hanno diritto ad alcuna agevolazione, ma solo un onore e merito di aver deciso di costituire il soldalizio. Si stabiliranno, infine, anche i ruoli direttivi del primo periodo (Presidente, Vice, Segretario, Tesoriere, Consiglieri).
2 – Lo Statuto
Abbinato all’atto, va redatto lo Statuto. Questo è il documento fondamentale, che stabilisce gli scopi e tutte le regole di funzionamento dell’associazione (organizzazione delle attività, del direttivo, svolgimento delle assemblee, modalità di adesione, diritto e doveri dei soci, ecc). Qualunque azione che sarà svolta dai dirigenti o dai soci, deve essere nel rispetto di quanto scritto nello statuto (e nelle leggi nazionali). Lo statuto può essere modificato, aggiornato, sostituito, soltanto su delibera dell’assemblea dei soci. Va da sè, quindi, che è bene avere particolare cura della sua redazione.
4 – La registrazione
Successivamente, per le associazioni che devono usufruire di agevolazioni fiscali (praticamente tutte), è necessario richiedere un Codice Fiscale e la registrazione dei documenti precedenti presso l’Agenzia delle Entrate. Il C.F. si apre con originale dell’atto costitutivo ed il modello AA5 (Qui puoi scaricare una versione editabile). Subito dopo si può richiedere la registrazione attraverso il mod. 69 (editabile scaricalo qui) presentando due copie di atto costitutivo e statuto, entrambe in originale e il modulo F23 pagato (se dovuto). E’ sempre necessaria copia del documento di identità del Presidente, ed eventualmente di una delega.
Dopo questa procedura, che richiede competenze e tempo, l’associazione esiste ed avrà ottenuto lo status di “Associazione non riconosciuta”. Si potrà quindi procedere ad affiliazioni (Federazioni, Enti di promozione, Albi, ecc) e svolgere le attività per il quale sono state costituite.
4 – Ci sono spese? Ovviamente SI.
Salvo le OdV, grazie alla Legge 266/1991, per tutte le altre tipologie di associazioni c’è da pagare l’imposta di bollo da € 16,00 per l’Atto costitutivo e Statuto (2 bolli per l’atto, due bolli per ogni 100 righe di statuto) e la tassa di registrazione dello statuto di € 200,00 tramite F23 (scaricalo qui). Attenzione: i bolli devono riportare data precedente a quella dei documenti, altrimenti ci sarà un ulteriore bollo di € 2,00 come sanzione.
5 – Si può fare tutto da soli? “Forse si, forse no”
Non è necessario ed obbligatorio avvalersi di un professionista per tutta questa procedura, ma è altamente raccomandabile. Questi documenti sono i primi della vita associativa, sono i più importanti e soprattutto immodificabili: solo lo statuto si può variare, ma pagando nuovamente i bolli e la tassa di registrazione.
Dei documenti così importanti, realizzati in fai-da-te tramite ricerche online, o usando fac-simili, vi mettono fortemente a rischio di sbagliare e trascinarvi l’errore per anni (diventanto costosissimo in fase di verifiche fiscali). Anche solo la registrazione potrebbe comportare un aggravio di spesa (nei bolli) per piccoli errori di inesperienza.
Affidatevi, per la costituzione della vostra associazione, a dei veri esperti e non ve ne pentirete. Chiedeteci aiuto scrivendo una mail a asdfiscosicuro@gmail.com , realizzeremo per voi un Atto ed uno Statuto su misura, occupandoci della pratica di registrazione.
Per ogni domanda, potete commentare qui sotto oppure nella nostra pagina facebook, saremo lieti di rispondere.